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Piselli in umido con uova sode e ricotta

9 Aprile 2018

piselli, uova sode e ricotta salata, tre ingredienti per un piatto ricco di gusto

Amo il cibo semplice, ruspante che racconta una storia. Mi piace sedermi a tavola e condividere con le persone che amo i piatti che ho preparato per loro, ispirati da loro, pensati per loro.
Adoro quando le storie che il cibo racconta vengono percepite anche da chi si siede intorno alla mia tavola. Spesso, più i piatti sono semplici, più le storie che raccontano sono interessanti, affascinanti.

La ricetta – anche se il termine, vista la semplicità della preparazione è un po’ pretenzioso – racconta molte storie. Tutte percepite dai miei amici ospiti da me al lago a Pasqua.
La prima storia l’hanno raccontata gli ingredienti. I piselli e le uova li avevo acquistati in un mercato contadino dove vado da anni. Uova fresche, piccole e piselli verdoni, tipici del veronese.
La ricotta salata l’ho comprata in un supermercato, anche questo di fiducia. D’altra parte la ricotta salata è un tipico prodotto del sud, al pari dei cipollotti di Tropea, anche questi acquistati nel medesimo supermercato e utilizzati per preparare i piselli.

La seconda storia l’ha raccontata il piatto. Una storia semplice, ma carica di tradizioni, significato, simbolismo. La prendo alla lontana, o sono coincisa? Mah, scelgo una via di mezzo.

Ero partita da Pasqua, aggiungo Napoli e tradizioni legate al pranzo. Sicuramente la minestra maritata. Verdure primaverili, tenere, da abbinare all’osso di prosciutto, o comunque carne.
Il “maritato“, ovvero il matrimonio, è tra verdure e carne. Un matrimonio indubbiamente ben riuscito e che si perde nella notte dei tempi. Beh, non esageriamo, comunque la minestra maritata non è sicuramente un piatto della “nouvelle cuisine”. Tout court!
Però, sebbene la minestra, a Napoli, sia un piatto amatissimo in casa mia veniva fatta raramente per Pasqua e mai con carni troppo grasse. Per me, ora come ora sarebbe improponibile per la presenza della carne.
Altro piatto della tradizione napoletana sono i piselli in umido e legati dalle uova strapazzate.
Ma i piatti clou, i più importanti, rappresentativi, tradizionali sono il casatiello, la pastiera e la fellata.

Il casatiello lo adoro. E’ in assoluto il piatto delle feste che più amo. Ne ho parlato a lungo nell’altra cucina. Ho postato la ricetta. L’ho fatto e rifatto, proponendo anche versioni alternativi.
Ma cos’è? E’ in pratica una torta salata, realizzata con la pasta per il pane, lavorata con lo strutto e farcita con provolone, pecorino, parmigiano, salame, mortadella, pepe e dulcis in fundo, una serie di uova poste sopra che durante la cottura si rassodano.
Una vera delizia. Ed una bomba di grassi, calorie etc etc. Ho sempre preparato e proposto una versione light. Ovvero con olio extravergine in luogo dello strutto, prosciutto cotto invece della mortadella, una quantità limitata di formaggi.
Ma per quanto vuoi alleggerire, resta una preparazione pesante e decisamente poco salutare. E, cosa più importante, decisamente non in linea con la mia alimentazione vegetariana.

La fellata, invece è un antipasto. Anche questo l’ho presentato in passato nell’altra cucina. Decisamente più leggero del casatiello e semplice e veloce da preparare. Ovvero uova sode, ricotta salata e salame napoletano. Ma sicuramente non veg.

La pastiera è un dolce che non richiede presentazione. Non l’ho mai fatta perché non amo i dolci.

E veniamo alla storia del piatto di oggi. Sebbene non mi piacciono schemi fissi e non amo percorrere strade già battute perché così si fa, in taluni casi mi piace seguire, con qualche variante la tradizione.

A Pasqua mi piace proporre piatti con le uova come simbolo di rinascita. La primavera in se è la rinascita della natura, il ricominciare di un ciclo. Piselli, asparagi, barba di frate, zucchinette sono verdure e legumi tipici di questo periodo.
I piselli li amo molto e volendo in tavola le uova sode, ho pensato ad una simil fellata con questi due ingredienti e la ricotta salata.
Et voilà, in un lampo ho ottenuto un piatto vegetariano, goloso e della tradizione.

Ovviamente niente casatiello, ma i paninetti che ho presentato qualche post fa.
E invece della minestra maritata tagliolini con carciofi. Cioccolato, fragole e colomba di pasticceria hanno completato il pranzo.

Piselli in umido con ricotta salata e uova sode

ingredienti per 4 persone:

un kg di piselli freschi,
4 uova,
ricotta salata,
2 cipollotti di Tropea,
olio extravergine di oliva,
pepe nero,
sale.

Rassodate le uova, sgusciatele e tagliatele a metà. Sgusciate i piselli, sciacquateli e lessateli per 4 minuti in acqua bollente salata. Tagliate a fettine sottilissime i cipollotti. Riscaldate una padella di rame, aggiungete i cipollotti, 3 cucchiai di olio extravergine e fateli rosolare dolcemente, fino a quando i cipollotti saranno morbidi. Aggiungete i piselli, salate, pepate e fate cuocere per qualche minuto. I piselli devono rimanere sodi, ma morbidi.
Preparate il piatto con i piselli, le uova condite con un filo d’olio extravergine d’oliva, il pepe nero e qualche grano di sale grosso. Aggiungete qualche fettina di ricotta salata e servite abbinando pane integrale.

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  1. Ma lo sai che questo è un piatto che mi preparava spesso mia zia? Uno dei sapori della mia infanzia che ricordo sempre con una punta di nostalgia. Grazie per averne parlato! Mi sa che me lo preparerò presto! 🙂 Un bacio

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