Un brunch domenicale tra amici

Un brunch domenicale tra amici, ricette, idee per realizzarlo al meglio

Un sabato piovoso e un po’ noioso. Una pioggerellina sottile ed invadente che infastidisce molto. Non impedisce a me e mio marito di fare le nostre cose, però, apri l’ombrello, chiudi l’ombrello, uff che noia!
Spesa al mercato, spaghetto veloce, un po’ di cose da fare, qualche lavoro da terminare, un lungo giro al parco con sneakers, jeans e ombrello.
Almeno il parco è bello. Luccica tutto. La pioggia regala riflessi e rende i colori più vividi. Poi, il profumo dell’erba bagnata è meraviglioso.
Camminiamo e camminiamo ancora. A casa, tè caldo, scorsa al quotidiano, libro e voglia di uscire per andare al cinema pari a zero.
La pioggerellina è aumentata e per oggi ne abbiamo abbastanza di ombrelli e umidità.
Però, uff che noia! Un brunch! Si, dai che bello, un brunch domenicale tra amici è perfetto.

Un brunch domenicale tra amici

Ecco, è andata così, un sabato piovoso, mi ha ispirato questo brunch. Un rapido giro di telefonate tra amici. Cosa porti tu, cosa io, un po’ di WA, quelli non mancano mai 🙂 ) e alla fine il menù fu deciso. Con una piccola richiesta: “brunch si, che bello, però, un piatto di spaghetti semplici semplici….”
Ok, spaghetti col pomodoro, con melanzane e pomodorini. Come dolce le crostatine con la marmellata di mandarini, mio marito ne è ghiotto e la pasta frolla la preparo il sabato sera.
Poi hummus di ceci e pane arabo, mentre cucino i ceci, preparo il pane e lo metto in lievitazione. Con l’hummus di ceci vado sul sicuro, i miei amici lo amano e si prepara in un attimo. L’insalata ci vuole sempre, rifaccio quella con gli spinacini e il gorgonzola. Aggiungo anche il cake all’uva, l’ho già preparato per il fine settimana al lago tra amiche lo scorso autunno e, visto che è stato apprezzato lo ripropongo. In un brunch la frutta è indispensabile. Offro quella di stagione, fichi, prugne e uva.

Fiori, vini bianchi e una calorosa accoglienza

Stabilito il menù è importante stabilire il tono da dare al brunch. Considerata la stagione e il menù, opto per un runner color vinaccio di lino grezzo, abbino tovaglioli verde scuro sempre di lino.
Cake e pane su taglieri di ulivo, le crostatine su un piatto di legno, l’hummus in ciotoline bianche, l’insalata in un piatto stile inglese di porcellana. Per mangiare piattini, piccoli, ma non troppo, per non ingombrare e nel contempo poter contenere le pietanze.
Gli spaghetti li presento caldi, è l’unico piatto preparato al momento, in una specie di insalatiera comprata lo scorso anno al lago.
Posate di acciaio, bicchieri di vetro. Lavo bene la frutta, la asciugo con cura e la presento in un vassoio.
Dispongo nella stanza qualche vasetto con i fiori comprato al mercato la mattina. Come vini io e mio marito optiamo per bianchi del Garda e toscani.

Come musica, senza indugi CD di Sting e poi chissà…

Alla prossima!
Giovanna