I lievitati pasquali, pizza al formaggio, brioche e…
Nella stesura del mio libro Picnic di primavera, oltre a ideare, cucinare e fotografare piatti, ho fatto una lunga ed interessante ricerca sulle usanze relative alla Pasqua e ai picnic di Pasquetta di vari paesi nel mondo.
Studiando e approfondendo la Pasqua nelle varie culture sono emersi dei dati che mi hanno colpito molto. Innanzitutto la similitudine dei riti cattolici nei vari paesi del mondo. Poi, la simbologia delle pulizie di primavera che vengono fatte anche nei paesi non cattolici. Infine la presenza, nonché, la diversità di tantissimi prodotti lievitati diffusi in molti paesi. Dai paesi anglosassoni ai Balcani, passando per l’Europa, i lievitati fanno parte del menù pasquale.
Nel mio libro ne ho proposti diversi, anche dolci. Oggi invece vi parlo di tre importanti lievitati simbolo della nostra cucina pasquale e non, e di un paio di mia ideazione.
I lievitati pasquali, pizza al formaggio, brioche e…
Parto dal lievitato del cuore, il lievitato che mi faceva aspettare Pasqua in trepidazione nell’attesa di mangiare l’agognata fett(ona). Mi riferisco al casatiello. Io che mangio poco, quando arrivava in tavola lo mangiavo quasi divorandolo.
Prima di narrarvi nei dettagli il mio rapporto col casatiello ve lo racconto. E’ un prodotto tipico della Pasqua napoletana, in pratica si parte dall’impasto del pane, alla quale si aggiunge un quintale di strutto e poi salame napoletano, parmigiano, pecorino, provolone e tantissimo pepe. A sormontarlo una corona di uova che una volta in forno si rassoderanno.
Si prepara il Venerdì Santo in modo che per il giorno di Pasqua e Pasquetta possa dare il meglio.
Quando abitavo a Napoli lo mangiavo con lo strutto, ma per una salutista come me era un po’ eccessivo. Così, appena ho cominciato a farlo ho sostituito lo strutto con l’olio e forse si, perde un po’, ma proprio un po’ di sapore, ma è indubbiamente più leggero. A parte questo il sapore resta invariato.
Da quando sono veg ne ho ideato diverse versioni: con formaggi di diversi tipi, oli aromatizzati, erbe aromatiche e ogni volta che il profumo si sprigiona dal forno, la magia si ripete. Quel profumo mi riporta alle Pasque della mia gioventù, agli anni dell’università, ai miei compleanni, alle pasque a Sirmione o in giro per l’Italia.
La ricetta che vi propongo oggi è veg, ovviamente, e la trovate qui.
Un altro lievitato che amo molto è la pizza pasquale, un meraviglioso prodotto del centro Italia, una sorta di pasta brioche ricca di formaggio. Non manca mai sulla mia tavola pasquale, io lo amo molto e i miei commensali lo adorano.
Lo scorso anno per il pranzo di Pasqua ideai delle brioche farcite con olive verdi e il provolone. Il risultato è stato così entusiasmante che le ho proposte in qualche gita fuori porta riscontrando sempre grandi apprezzamenti.
Sarà che questa treccia di pan brioche l’ho preparata il giorno di Pasquetta dello scorso anno, ma ogni volta che la faccio mi ricorda la scorsa Pasqua. Nello specifico, una bellissima giornata luminosa, il sole che inondava la mia cucina e il profumo di primavera nell’aria, o era quello della brioche? 🙂
La brioche, in effetti è golosissima infatti è farcita con pesto di rucola e scamorza fresca.
Infine, un altro lievitato del cuore: il Danubio salato, un lievitato tipico napoletano che pur non appartenendo ai lievitati della tradizione pasquale, secondo me è perfetto perfetto sia come aperitivo che nella scampagnata.
Infatti la sua tipica preparazione con tante palline di pasta brioche farcita, invitano proprio a staccarne una dopo l’altra. Inoltre, è facile da mangiare visto che le varie palline sono facili da staccare. La farcitura di scamorza, fontina, olive e pistacchi lo rende davvero molto goloso.
Alla prossima con altre ricette per Pasqua!
